CREDITS
Outfits: Oscar Putrino- Frida Morgan
Ph: Daniele belli
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Libero come la musica zigana
Sono nato sotto una tenda
in una notte d’estate
in un accampamento zingaro
ai margini della città.
I grilli mi cantavano la ninna nanna
la luna mi fasciava di raggi d’oro
e le donne vestivano gonne fiorite.
Sono cresciuto su un carro
dalle ruote scricchiolanti. Eravamo ragazzi
senza ieri e senza domani…
……
Ora sono diventato grande
la mia tenda è distrutta
il mio carro si è fermato
Ma cammino ancora per essere libero
come il vento…
( Olimpio Cari – sinto-)
Shooting realizzato presso uno dei tanti accampamenti “Rom” di Roma fatti di baracche scoperchiate, container, roulottes. L’immagine sociale di questi “zingari senza tetto ” viene costruita quasi esclusivamente nel racconto di fatti di cronaca, quasi sempre “nera” con la rappresentazione dello “straniero lontano da noi”, dello “straccione” e del “parassita”, di gente vagabonda dedita all’accattonaggio e ai furti.
Anche qui una dicotomia forte tra l’amore per la vita e il rifiuto di essa ( lo zingaro Oscar si lega all’albero della vita in un caldo abbraccio simbolico e in un altro fotogramma lo vuol abbattere con un forcone), tra il senso di solitudine e la scelta di una volontaria libertà, tra la condizione di emarginato e la dignità di un uomo facente parte di una compagine etnica millenaria che considera gli altri abitanti del mondo “gagè”, ovvero, gli altri da sé.
Tuttavia anche lui ha un proprio look ,una propria anima, una propria dignità e bellezza… e un alto senso di libertà… non per niente la parola “rom” vuol dire “ uomo libero”.
Un homeless bohemien con un look dal sapore etnico, in parte un po’ vintage, colorato e folkloristico, in parte più canonico con cappotto montone e stivali dall’interno in lana.
Free as the gipsy music.
I was born in a tent
in a summer night
in a gypsy camp
in the edge of the city.
The cricket sang me a lullaby
the moon wrapped me with golden rays
and the women wore skirts flowering.
I grew up on a cart with
wheels creaking.
We where kids
no yesterday no tomorrow … ..
Now I’m an adult
My tent is destroyed
my wagon stopped.
But I walk yet to be free
like the wind …….
(Olimpio Cari – sinto-)
Shooting made at one of the many camps “Rom” (people devoted to nomadism, originating in the northern India united, at least in the past, by the use of a common language, the Romany) situated in the suburbs of Rome where there are a lot of roofless huts, containers, caravans.
The social image of these “gypsies homeless” is built almost exclusively in the account of current events, almost always “black” with the representation of “foreigners away from us” , the “ragamuffin” and “parasite”, of people vagabond devoted to begging and theft in order to survive.
Here, too, a strong dichotomy between love for life and the rejection of it (the gypsy Oscar binds to the tree of life in a symbolic warm embrace and in another picture he tries to bring it down with a pitchfork), between the sense of loneliness and the choice of a voluntary freedom, between the condition of marginalized and the dignity of a man, part of a millenial ethnic team that considers the other inhabitants of the world “gagè” there is, the “others”.
However he also has its own look, its own soul, its own dignity and beauty … and a high sense of freedom … .not at all the word “Rom” means “free man”.
A bohemian homeless with a look of ethnic flavor, a little bit vintage, colorful and folk and partly more typical with sheepskin coat and wool lined boots.
Outfits: Oscar Putrino- Frida Morgan
Ph: Daniele belli