Model: Oscar Putrino
Outfits and styling: Oscar Putrino
Make up: Agnese Artini
Ph: Gianfranco Giachetti
Art director: Oscar Putrino-Gianfranco Giachetti
Progetto sviluppato in sintonia col fotografo Gianfranco Giachetti, raffigura l’individuo all’interno di paesaggi, urbani e naturali. Il rapporto tra la persona e ciò che la circonda, a volte prioritario, a volte minoritario. Una chiesa, un prato, una panchina, una porta, un ponte, giocando con la prospettiva e il punto di ripresa, diventano a volte piccoli a volte giganteschi.
A volte, semplicemente, ciò che sono: solo un contorno. Perché è l’uomo a dover essere al centro di tutto. E anche il rispetto per la natura e per le opere sono una risposta a questa centralità. “Buttar via” la persona non serve a nulla, perché senza di essa niente di ciò che ci circonda,ha senso.
Dal particolare si giunge all’universale. L’estremamente piccolo crea e completa l’infinitamente grande. Questa, infatti, la premessa di un assioma fondamentale: la mirabile corrispondenza tra l’Uomo e la natura, il micro e il macrocosmo. Ogni uomo rappresenta un microcosmo, ossia un mondo in miniatura, poiché la sua struttura (sia anatomica che psichica) condensa in piccolo quella dell’universo.
Il tutto condito da un afflato quasi celtico di grandi spazi ed estensioni offerti dalla florida regione toscana, in particolare, la città di Prato dal centro storico ai dintorni di parchi, ville e strutture contemporanee.
Il titolo è preso da una delle più belle ed echeggianti canzoni del mitico gruppo musicale dei Pink Floyd; alcune immagini ne ricordano pure il video.
Model: Oscar Putrino
Outfits and styling: Oscar Putrino
Make up: Agnese Artini
Ph: Gianfranco Giachetti
Art director: Oscar Putrino-Gianfranco Giachetti
Project developed in tune with the ph Gianfranco Giachetti, it depicts the individual within urban and natural landscapes. The relationship between the person and the sourrounding area, sometimes priority, sometimes minority. A church, a meadow, a bench, a door, a bridge, playing with perspective and the point of shoot, they become sometimes small sometimes gigantic.
Sometimes, simply, what they are: an outline only. Because the human being has to be at the center of everything. And also the respect for nature and the artworks are a response to this centrality. “Throw away” the person is useless, because without it nothing of what surrounds us, it makes sense.
We come from the particular to the universal. The extremely small completes and creates the infinitely large. This, in fact, is the premise of a fundamental axiom: the admirable correspondence between human being and nature, the micro and macrocosm. Every man is a microcosm, that is a miniature world, because its structure (both anatomical and psychological) summarizes that of the universe in his own small way.
All seasoned with an almost Celtic breath of large spaces and extensions offered by the lush Tuscan region, in particular, the city of Prato from the historic center to the neighborhoods parks, villas and contemporary art buildings.
The title is taken from one of the most beautiful and echoing songs of the legendary band Pink Floyd ; some frames remind the video song.