Model: Oscar Putrino
Brand: JT by Jacopo Teodori
Fashion designer & stylist: Jacopo Jack Teodori
Bags: Easy by Alessandra Liberatore e Gaia Caramazza
Make up & Hair Style: Gianluca Terracina
Photographer: Veronica Duszynski
“O fins d’automne, hivers, printemps trempés de boue, endormeuses saisons ! Je vous aime et vous loue d’envelopper ainsi mon cœur et mon cerveau d’un linceul vaporeux et d’un vague tombeau.” (tratto da: ”Le fleur du mal” C.Baudelaire).
Un viaggio fotografico che diventa metafora di un viaggio introspettivo, dentro di sè
, appunto, che è diverso dagli altri perché lo si fa in compagnia della
propria anima che si deve analizzare nelle sue infinite sfaccettature. Non è
come guardarsi allo specchio e semplicemente riflettersi ma è un
incontro tra mente e cuore, un viaggio con una meta ben precisa, la
conoscenza di se stessi e di quello che si vuole diventare……..un viaggio dove le lontananze sembrano perdersi in brume, vapori, dissolvenze oniriche dei magici paesaggi abruzzesi che ricordano quelli celtici. Il colore della fotografia non copre ma si distende assumendo un tono claustrale, meditativo, affogato nelle brume come segno di un’ansia per un momento placata. Lo smarrrimento del soggetto proviene da una passione profonda, da un’illusione che alla fine si è rivelata una cocente delusione e da una nostalgia per qualcosa che è andato perduto, forse un’amore, forse la propria identità; e tutto ciò diventa metafora di ricerca di spazi fuori e dentro di sè……… E come un soggetto borderline immerso in un’eterna dicotomia, un eterno bipolarismo tra stati di euforia e di depressione, il protagonista per un attimo viene assalito da manie suicide quando si sporge sul guardrail del viadotto…….Tuttavia la caparbia determinazione di dover continuare a vivere, di poter continuare a vivere anche in un paesaggio di asfissiante rarefazione prende il sopravvento e le palle di fieno diventano la metafora del duro lavoro su se stessi……………..E come per incanto il protagonista si ritrova in un interno (lo studio fotografico) dove l’inquietudine sfocia in una risata liberatoria.
Gli outfits con i loro colori della terra accompagnano quest’atmosfera di primavera morta dalla luce fioca che volge al tramonto. Questi gli outfits:
1) Camicia di velluto verde Duca Visconti di Modrone e pelle di agnello e pantalone beige in drill di cotone.
2) Giacca Denim blue jeans con cuciture a contrasto e pantalone Denim blue jeans.
3) Maglione- cotton piquet blu, camicia- cotton popeline nera con stampa gialla e pantalone blu denim
4) Giacca cotone/lana principe di galles e sotto camicia bianca con polsino da gemello.
5) felpa in jersey di cotone grigio chiaro.
Model: Oscar Putrino
Brand: JT by Jacopo Teodori
Fashion designer & stylist: Jacopo Jack Teodori
Make up & Hair Style: Gianluca Terracina
Photographer: Veronica Duszynski
A photographic journey that becomes a metaphor for an introspective journey inside of yourself that is different from other kinds of journey because it’s done in the company of your own soul that must be analyzed in its many facets. It’s not like looking in the mirror and simply reflecting yourself but it’s a meeting between mind and heart , a trip with a definite goal: the knowledge of yourself and of what you want to become. A journey where the distances seem to get lost in the mists, vapors, dreamlike evanescences of the magical landscapes of Abruzzo (Italy) reminiscent of Celtic ones. The color of the photograph does not cover but spreads out assuming a cloistered, contemplative tone drowned in the mists as a sign of anxiety for a moment subsided. The bewilderment of the subject comes from a deep passion, from an illusion that eventually proved to be a disappointment and a longing for something that has been lost, perhaps a love, perhaps own identity; and everything becomes a metaphor for finding spaces outside and inside himself. And as a borderline person immersed in an eternal dichotomy, an eternal bipolarity between states of euphoria and depression, the protagonist for a moment is attacked by suicidal tendencies when he leans out of the viaduct guardrail. However, the stubborn determination to have to continue to live, to be able to continue living in a landscape of asphyxiating rarefaction takes over and hay bales become the metaphor of the hard work on themselves. ……. And as if by magic, the hero finds himself in an interior (photography studio) where the unrest leads to a liberating laughter!
The outfits with their earthy colors accompany this atmosphere of spring dead by the dim light turning on at dusk. They are:
1) Green velvet Duca di Madrone and lambskin shirt and cotton drill beige trousers.
2) Denim blue jeans trench with half-belt and contrast stitching and Denim blue jeans pants.
3) Cotton piquet blu sweater, cotton popeline black shirt with yellow flock print and denim blue trousers.
4) Cotton / wool Prince of Wales jacket and under white shirt with cufflink.
5) Cotton jersey light grey sweatshirt.